Legàmi

Legàmi

Tradizioni & Generazioni - - Progetto finanziato con DGRC n.83 del 28/2023 , L.R. n. 7/2003 contributi per la “promozione e valorizzazione della cultura” - Regione Campania

Legàmi

Il progetto Legàmi comprende:

 

Scrittura, creare attraverso gli occhi dei bambini una rappresentazione del giglio di grano in chiave fiabesca & narrativa, in onore del centenario della nascita di Italo Calvino, provando a coniugare la tradizione all’interno delle dinamiche della società contemporanea. Il tutto strutturando una serie di incontri, introduttivi all’opera  letteraria di Italo Calvino, per ottenere la creazione di una collana di racconti fiabeschi,  i quali saranno valutati attraverso un concorso letterario creato ad-hoc che decreterà il premio della critica e dal quale  nascerà una raccolta di tutti i racconti prodotti sotto forma di editoria cartacea.

Immagini,  Che i riti della tradizione rappresentino ancora, nei nostri paesi, un momento di coesione sociale è indubbio. Oltre la memoria collettiva ed individuale, sono anche gli scatti fotografici a cogliere e conservare lo spirito di queste usanze significative ed attese della collettività. Si è pensato dunque di collezionare alcune immagini che ritraggono questi momenti, valorizzate dal connubio con le fiabe dei bambini. Le fiabe si ispirano alla storia da cui trae origine la festa popolare, alla percezione dei bambini si abbinerà anche l’oggettività dei dettagli fotografici, per una rilettura autentica del patrimonio umano e culturale della comunità. Anche qui avendo come fine sia la nascita di una mostra fotografica a tema che la raccolta delle immagini all’interno di prodotto editoriale.

 

Legàmi ha come intento dunque la realizzazione di un volume che combini fiabe ed immagini,  suddivisi in 4 momenti: Attesa, Artista, Lavoro, Gioia. Il tutto raccontato solo dai bambini, che vivono in prima persona insieme ai loro genitori ed amici l’atmosfera  della creazione del giglio di grano, combinando gioia, tradizioni, racconti e aneddoti.

 

Attesa: la preparazione, la raccolta del grano e la scelta delle gemme migliori per la costruzione del giglio di grano.
Artista: gli anziani e i maestri del grano che disegnano i pannelli che andranno a costruire il giglio del grano.

Lavoro: il duro e paziente lavoro dell’intrecciare il grano, i racconti e gli aneddoti degli anziani durante la lavorazione.

Gioia: il momento della tirata del giglio di grano in cui tutti si esaltano dell’avennuta realizzazione dell’ opera e del buon auspicio per l’ anno avvenire.

 


Tratto da Cittaimmaginaria | Ispirandosi a Italo Calvino:
 “Nella fiaba, c’è sempre chi racconta e chi ascolta e, così facendo, il legame che si crea consente che le parole usate, pur mutando, non cambino la sostanza del racconto. Si ha la percezione, così, di sentire una storia sempre diversa, nonostante la materia narrata non muti. Si creano, talvolta, delle splendide varianti che vanno ad arricchire ulteriormente la narrazione. Quello che Calvino temeva (e a ragion veduta) era che questa immensa tradizione finisse per sempre perduta. Cosa inevitabile, nel mezzo di una società basata del tutto sulla scrittura e sulla lingua italiana, molto più che sui dialetti, in cui molte fiabe erano state per forza di cose trasmesse.

La fine dell’oralità era un passaggio obbligato in questa nuova società, e perciò era necessario che la materia fiabesca abbandonasse la sua natura aleatoria e si convertisse nella forma scritta. A salvarsi sarebbe stata la tradizione del popolo, una classe sociale che, non sapendo leggere, affidava storie e valori all’oralità, perché venissero tramandati. Calvino voleva, quindi, recuperare e salvaguardare la cultura nazional-popolare di stampo italiano, cercando il più possibile di non perdere la lingua dialettale di partenza e quel tono affascinante legato all’oralità.

E perché questo fosse possibile, perché fosse possibile preservare tale preziosissima tradizione, il lavoro dello scrittore non può che essere difficilissimo: dapprima deve scegliere tra moltissime versioni quella più ricca di eventi e spunti; tradurre in italiano i dialetti, pur mantenendo la freschezza della narrazione e la sua particolarità regionale; arricchire le fiabe scelte con le varianti più diffuse o più avvincenti; integrare quei punti oscuri o poco chiari, cercando di intuire i particolari sottesi; incorporare nella lingue quelle immagini tipiche del dialetto, evitando espressioni colte. Un’operazione, quindi, filologica, eppure assolutamente necessaria.

Lo scrittore era convinto che in un’epoca così diversa dalle precedenti, si necessitasse di un «viaggio tra le fiabe», al fine di scoprire nuove versioni della realtà, di non dimenticare il mistero che si cela dietro i grandi e piccoli eventi umani. «Le fiabe sono vere», vere in quanto sono «prese tutte insieme, nella loro sempre ripetuta e sempre varia casistica di vicende umane, una spiegazione generale della vita, nata in tempi remoti e serbata nel lento ruminio delle coscienze contadine fino a noi; sono il catalogo dei destini che possono darsi a un uomo e a una donna, soprattutto per la parte di vita che appunto è il farsi d’un destino». “

 

 

In onore del centenario della nascita di Italo Calvino, Legàmi vuole trarre ispirazione da esso nel creare una collana di fiabe , narrazioni che ruotano intorno alla realizzazione del giglio di grano di Flumeri, attraverso gli occhi e le rappresentazioni dei bambini, nel raccogliere le testimonianze dei loro genitori, dei loro nonni e della loro passione per la tradizione popolare. Affiancare i racconti un premio alla critica e il tutto condito da fotografie che ne raccontano tale percorso.

Il futuro di una piccola comunità è parte integrante di un’idea di futuro dell’identità culturale, fieri del loro passato e delle loro tradizioni.

 

Il progetto “Legàmi” oltre ad essere un progetto di valorizzazione, promozione e riscoperta del patrimonio artistico e delle tradizioni della Campania, è un mero progetto esemplare di “RINASCITA DEL TERRITORIO” per le nuove generazioni. Evidenziando il ciclo della tradizione e cercare, attraverso i racconti e spunti narrativi dei bambini, di spiegare la ragione dell’esistenza della tradizione della tirata del Giglio. L’uomo è un tutt’uno con la sua terra e con le sue tradizioni.

Un progetto la cui realizzazione racchiude un arco di tempo da Luglio a Dicembre 2023.

Partenariato
Comune di Flumeri
Protezione civile flumerese
Istituto Scolastico Comprensivo Benedetto Croce di Flumeri

 

A BREVE AGGIORNAMENTO DELLE ATTIVITA’ CHE SI CONCLUDONO ENTRO DICEMBRE 2023, CLICCA QUI